FAI
Il FAI- Fondo Ambiente Italiano è una fondazione italiana senza scopo di lucro (non destinata alla realizzazione di profitti), sorta nel 1975 con l’intento di agire per la tutela, la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico e naturale italiano attraverso il restauro e l’apertura al pubblico dei beni storici, artistici o naturalistici ricevuti per donazione o eredità. Durante questo periodo di quarantena si è occupato di tutelare e conservare i beni artistici e naturali, riaprendoli al pubblico il 22 maggio.
UNESCO
L’UNESCO è l’organizzazione internazionale che lavora in cooperazione con l’ONU e si occupa della scienza, l’istruzione e la cultura; svolge un ruolo di primo piano nel campo della protezione internazionale del patrimonio culturale.
L’UNESCO, s’impegna a costruire i presupposti per garantire la pace internazionale e la prosperità dei popoli promuovendo il dialogo interculturale, il rispetto dell’ambiente e le buone pratiche dello Sviluppo Sostenibile nel perseguimento dei seguenti obiettivi:
– Promuovere l’educazione in modo che ogni bambina, bambino, ragazzo o ragazza, abbia accesso ad un’istruzione di qualità come diritto umano fondamentale e come requisito essenziale per lo sviluppo della personalità;
– Costruire la comprensione interculturale anche attraverso la protezione e la salvaguardia dei siti di eccezionale valore e bellezza iscritti nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità;
– Perseguire la cooperazione scientifica per rafforzare i legami tra le nazioni e le società al fine di monitorare e prevenire le catastrofi ambientali e gestire le risorse idriche del pianeta;
– Proteggere la libertà di espressione come condizione essenziale per garantire la democrazia, lo sviluppo e la tutela della dignità umana
UNFCCC
(United Nation Framework Convention Change) questo criterio si ispira al principio di giustizia correttiva, che consiste nel ripagare il danno in modo da ristabilire l’equilibrio violato. Si tratta dunque di ripartire equamente i costi delle politiche di contenimento. Ogni nazione dovrebbe ridurre le proprie emissioni in proporzione al contributo storico all’ammontare globale di emissioni in eccesso.
Green deal
I cambiamenti climatici e il degrado ambientale sono una minaccia enorme per l’Europa e il mondo. Per superare questo problema, l’Europa ha bisogno di una nuova strategia per la crescita che trasformi l’Unione in un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva in cui:
– nel 2050 non siano più generate emissioni nette di gas a effetto serra
– la crescita economica sia dissociata dall’uso delle risorse
– nessuna persona e nessun luogo sia trascurato.
Il Green deal è una tabella di marcia per rendere sostenibile l’economia dell’UE.
Protocollo di Kyoto
Il Protocollo di Kyoto è un accordo internazionale per contrastare il riscaldamento climatico, fenomeno ambientale mai messo in dubbio dalla scienza e di cui è peraltro chiara e comprovata la responsabilità antropica.
Il trattato climatico, di natura volontaria, è stato sottoscritto l’11 dicembre 1997 durante la Conferenza delle parti di Kyoto (la COP3) ma è entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005 grazie dalla ratifica del Protocollo da parte della Russia (che era avvenuta nel precedente Novembre 2004).
Infatti, perché il trattato potesse entrare in vigore era necessario che venisse ratificato da non meno di 55 Nazioni, e che queste stesse Nazioni firmatarie complessivamente rappresentassero non meno del 55% delle emissioni serra globali di origine antropica: un obiettivo raggiunto proprio grazie alla sottoscrizione della Russia.
Agenda 2030
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
Questo programma si pone 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, da compiere entro il 2030.
Obiettivo 7: assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni.
Fatti:
– Una persona su cinque non ha accesso a moderni mezzi elettrici.
– L’energia è il principale responsabile del cambiamento climatico, rappresentando circa il 60% delle emissioni di gas serra globali.
– Obiettivo-chiave di lungo termine è la produzione di energia a bassa intensità di carbonio
migliorare le tecnologie per fornire servizi energetici moderni e sostenibili, specialmente nei paesi meno sviluppati, nei piccoli stati insulari e negli stati in via di sviluppo senza sbocco sul mare, conformemente ai loro rispettivi programmi di sostegno.
Obiettivo 12: garantire modelli sostenibili di produzione e consumo
Fatti:
– Ogni anno, circa un terzo del cibo prodotto, corrispondente a 1,3 miliardi di tonnellate, per un valore pari a circa mille miliardi di dollari, finisce nella spazzatura dei consumatori e dei commercianti.
– Se la popolazione mondiale utilizzasse lampadine a risparmio energetico, si risparmierebbero 120 miliardi di dollari all’anno.
– Se la popolazione mondiale raggiungesse 9,6 miliardi entro il 2050, servirebbero tre pianeti per soddisfare la domanda di risorse naturali necessarie a sostenere gli stili di vita attuali.
Obiettivo 6: garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie.
Fatti:
– Almeno 1,8 miliardi di persone a livello globale utilizzano fonti di acqua potabile contaminate da escrementi
– Ogni giorno, circa 1000 bambini muoiono a causa di malattie diarroiche prevenibili legate all’acqua e all’igiene
– Inondazioni e altre calamità legate all’acqua sono responsabili del 70% dei decessi dovuti a disastri naturali.