La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.
Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù favorendo gli istituti necessari a tale scopo.
articolo 31
Ma cosa significa?
L’articolo 31 sancisce la protezione delle famiglie, in particolare quelle numerose, e la formazione di queste tramite misure economiche e altri provvedimenti. L’attenzione alle famiglie numerose ricorda le politiche di incremento demografico del fascismo, con l’evidente differenza che il fascismo aveva come fine ultimo trovare i giovani per l’esercito, mentre la Costituzione italiana odierna tutela il diritto alla famiglia.
In passato si pensò di aggiungere un altro comma che sottolineasse: «La Repubblica cura lo sviluppo fisico della gioventù e ne promuove l’elevazione economica, morale e culturale. La legge dispone a tale fine l’istituzione di appositi organi e assicura l’assistenza morale e materiale dello Stato alle libere associazioni giovanili». Questo emendamento fu però bocciato poiché fu considerato non necessario poiché il suo significato era contenuto nella parola e la gioventù e da altri considerato inappropriato dato che affida allo Stato compiti che non possiede.
Tra le provvidenze economiche si ricorda l’assegno per il nucleo familiare, sgravi fiscali, mentre tra le provvidenze sociali asili nido, consultori familiari. Questo articolo permise inoltre l’approvazione della tutela della maternità e, in seguito, anche della paternità, permettendo ai genitori di assentarsi dal lavoro per un periodo limitato destinato ad accudire i figli. Dall’articolo 31 derivano anche i provvedimenti riguardo l’interruzione volontaria di gravidanza, in particolare la legge n. 194 del 1978.
Per la crescita spirituale e culturale dei giovani esistono diverse misure che permettono differenti agevolazioni. Ad esempio, coloro che sono diciottenni possono usufruire del bonus cultura, anche conosciuto come 18app.
18App
18app è il nome che è stato dato al cosiddetto Bonus Cultura, un buono di 500 euro da spendere per beni culturali. L’iniziativa è nata nel 2016 con l’obiettivo di promuovere la cultura tra i più giovani, nello specifico per coloro che hanno appena compiuto 18 anni. 18app non è scaricabile sul sistema Android o Apple, ma sarà un sito a cui accedere, una web app. Per accedervi sono necessarie le credenziali SPID, ovvero l’identità digitale, che può essere richiesta agli Identity Provider autorizzati (es. Poste Italiane). Gli unici requisiti per ottenere questo bonus sono: avere 18 anni, essere cittadino italiano o, per i giovani stranieri residenti in Italia, avere un permesso di soggiorno in regola. Il buono può essere speso per: acquisti di abbonamenti o biglietti d’ingresso a musei, parchi, teatri e danza; acquisti di abbonamenti o biglietti d’ingresso ai cinema e ai concerti; acquisti di CD, DVD, musica online e libri; partecipazione a corsi di lingua straniera.