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Articolo 32

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. 

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. 

articolo 32

In questo articolo la salute, ovvero il benessere fisico e psichico, viene considerata diritto fondamentale che deve essere garantito a tutti, italiano o meno, anche a favore della collettività. Il vecchio concetto di integrità fisica intesa come assenza di malattia è stato superato dal concetto di equilibrio psico-fisico. Lo Stato per prevenire e curare garantisce l’assistenza sanitaria a tutti, rimuovendo quindi il condizionamento economico. Il Servizio sanitario nazionale che permette di usufruire delle strutture sanitarie in modo gratuito o pagando il ticket, è stato realizzato solo nel 1978. 

Come spiegato nel secondo comma, esistono dei trattamenti necessari sottolineati dalla legge, la quale però non può in alcun modo superare i limiti imposti dal rispetto della persona umana e della sua dignità. Ogni individuo quindi è libero di rifiutare interventi sul proprio corpo, in particolare se si parla di terapie o farmaci sperimentali. Il trattamento può essere imposto solo se si ha la certezza che alla persona procuri un vantaggio diretto. Con “rispetto della persona umana” si volevano evitare pratiche quali castrazione o sterilizzazione.

Il diritto all’autodeterminazione individuale può essere compresso solo dall’interesse alla salute collettiva. L’esempio più frequente durante il 2021/2022 è l’obbligo a vaccinarsi contro il Covid-19 per determinate categorie lavorative.

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