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Articolo 39: le associazioni sindacali

” L’organizzazione sindacale è libera.

Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.

È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.

I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce

articolo 39

Ma cosa significa?
L’articolo 39 rimanda all’articolo 18 della nostra Costituzione che sancisce la libertà di associazione in tutte le sue forme.
La Costituzione italiana tutela i lavoratori anche mediante la possibilità di indire sindacati di categoria. Il lavoratore ha, quindi, pieno diritto di scegliere se aderire a un sindacato o meno e le organizzazioni sindacali possono svolgere la loro attività senza controlli statali. La stesura di questo articolo nasce dalla chiara intenzione di scongiurare qualsiasi forma di intromissione o rigidi controlli statali (come accadde durante il periodo fascista). Alcuni limiti, sono, tuttavia, stati imposti dal dettato costituzionale: sono vietati i sindacati misti (quelli, cioè, che riuniscono sotto un’unica organizzazione sia gli imprenditori che lavoratori) e i sindacati di comodo (associazioni sindacali costituite e sostenute dai datori di lavoro e dalle loro associazioni).
La registrazione presso uffici locali o centrali, secondo norme di legge, e l’acquisto della capacità giuridica sono sanciti dal secondo comma dell’articolo 39. Procedura questa che non è mai stata applicata. Per questo motivo, i sindacati non hanno personalità giuridica (sono libere associazioni non riconosciute) e i loro contratti collettivi valgono in linea teorica solo per gli iscritti.
Compito principale dei sindacati è di stipulare contratti collettivi di lavoro, vincolanti per tutti i lavoratori.

Curiosità…
La nascita delle prime organizzazioni sindacali risale a metà Ottocento. Condizioni di lavoro spesso molto dure, salari troppo bassi per consentire una vita dignitosa e orari di lavoro troppo pesanti convinsero gli operai delle fabbriche della rivoluzione industriale inglese a creare le prime associazioni sindacali.
Ad oggi in Italia si contano quattro confederazioni sindacali differenti: la CGIL (Confederazione generale italiana del lavoro, nata nel 1906 e ad oggi quella più numericamente rappresentativa), la CISL (Confederazione generale italiana del lavoro), la UIL (Unione italiana del lavoro) e l’UGL (Unione generale del lavoro).

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